Osservazioni sul Marketing on web.
Pubblicato da Renato Gioja in Marketing web • 26/5/2020 17:00:00
L'abitudine nel commercio e l'innovazione
La clientela è ormai abituata alla qualità dei vostri prodotti, il magazzino si svuota continuamente e siete certi che con questi indicatori positivi potete affermare di avere un’azienda in salute, che vi dà soddisfazioni. Ma vi darà soddisfazioni ? Per quanto tempo?
Come le persone, il sistema produzione-commercio raggiunge il suo periodo di auto soddisfazione dove tutto scorre lineare, tranquillo, gli obiettivi sono realizzati. Si pensa di aver raggiunto quel limite di normale mantenimento senza accorgersi che in realtà questo cullarsi nel compiacimento è una diga verso il progresso ed un grosso pericolo verso il futuro dell’azienda. Nella realtà i tempi cambiano, il mondo è globale. Cambia il mercato, cambiano gli strumenti, è indispensabile conoscere le innovazioni per capire quale possa essere il loro utilizzo per migliorare l’azienda. Non conta la dimensione, si può essere una media azienda oppure una piccola attività commerciale o artigianale, il problema è analogo e può essere affrontato con i medesimi strumenti.
Quindi, alle libere attività e specialmente alle piccole strutture viene chiesta una diversa formazione culturale, aperta alla conoscenza del nuovo mercato e con il costante innalzamento della disponibilità verso le innovazioni.
Una modifica strutturale che deve avvenire proprio nel momento della soddisfazione quando le attività sono incatenate nella sfera del traquardo acquisito ed é improbabile l'idea di apportare modifiche o addirittura pensare a nuovi progetti. E' questo il momento della scelta, se adagiarsi nel consolidato target di nicchia oppure superare la porta del futuro e cercare nuovi livelli di vendita con nuovi metodi e nuovi strumenti. Oggi il mondo cambia rapidamente, non siamo nei tempi del pensiero ma dell’azione in un mondo globalizzato dove le informazioni viaggiano immediate, i mercati si ampliano e si contraggono secondo eventi imprevedibili.
La concorrenza è massima, punta sulla novità e chi si ferma vedrà scemare la propria azienda nel giro di una manciata di anni e ciò che oggi è l’apice del successo diventerà un obsoleta mediocre attività.
LA DURA REALTA’
Un esempio evidente lo troviamo nella vendita dei libri, una delle prime attività che è stata assalita e modificata dalla tecnologia e, nella sua evoluzione, dal commercio elettronico.
Pensare ad una libreria tradizionale è come rivedere un vecchio film in cui quell’attività identificava in primo luogo la cultura mentre la vendita era solo una conseguenza, un passaggio naturale. Lo scenario del magazzino di una libreria tradizionale era impressionante per la quantità dei volumi che giacevano nell’attesa del possibile cliente.
L’informatica era in agguato e la gestione della libreria fu uno dei primi settori dove intervenne con progetti di automazione.
Quindi la tecnologia aveva già dato un primo scossone all’antica gestione del settore ed aveva anche predisposto la mentalità verso l’accettazione delle ulteriori innovazioni.
Ulteriori innovazioni che vennero facilitate dalla diffusione della cultura aprendo le porte alla vendita on-line (eBook). E le librerie? Nel settore sono sopravvissuti i mega-store gestiti direttamente dalle case editrici, una montagna di testi e costosi spazi espositivi.
L’eBook e generalmente la vendita on-line di libri sono stati fattori positivi per l’evoluzione dell’informazione e della cultura ma quante librerie hanno cessato l’attività?
Luciano ha scritto
Buongiorno, ho letto con
attenzione il suo articolo: devo convenire con lei in merito alla tendenza del
mercato, che porterà prima o poi alla scomparsa del libro cartaceo e a farlo
entrare nel mondo del collezionismo. Cambieranno le modalità di lettura, ma non
i contenuti.
DIALOGO